Al via il ciclo di webinar 2025 organizzato da Nimble in collaborazione con ODCEC e le Unioni Giovani (UGDCEC)
- Alessandra Casale
- 1 giorno fa
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Aggiornamento: 3 ore fa
La formazione fa la differenza!

Venerdì scorso (4 aprile 2025) ha preso il via - anche per quest’anno - il ciclo di webinar organizzato da Nimble in collaborazione con i Consigli provinciali dei Dottori Commercialisti (ODCEC, Ordini dei Dottori Commercialisti e di Esperti Contabili) e le diverse Unioni Giovani (UGDCEC, Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) sparpagliate tra le città della provincia italiana.
Il primo incontro, organizzato in collaborazione con l’ODCEC di Modena, è stato dedicato all’approfondimento degli obblighi antiriciclaggio cui sono tenuti i commercialisti: adeguata verifica della clientela, conservazione dei dati e dei documenti, segnalazione delle operazioni sospette e astensione. Non solo, largo spazio è stato riservato anche alle differenze tra le Regole Tecniche del 2019 e quelle aggiornate a oggi, aprile 2025.
Nel corso del webinar si è ribadita l’importanza di integrare le procedure antiriciclaggio all’interno degli studi professionali, non come mero adempimento burocratico, ma come parte integrante dell’offerta di servizi, in un’ottica di efficienza e miglioramento continuo. In questo senso, è stato avviato un focus sulle segnalazioni di operazioni sospette e sugli indicatori di anomalia, individuando quali sono gli elementi che possono fondare il sospetto sia in sede di conferimento del mandato che nel corso della prestazione continuativa.
Ma come è possibile rilevare detti indicatori di anomalia se non attraverso la formazione? Formazione dedicata non solo al professionista, ma a tutto lo staff… perché si sa, la conoscenza fa la differenza! La formazione deve quindi essere programmata, strutturata e rinnovata annualmente, per garantire una piena consapevolezza e competenza operativa. Solo così sarà possibile costruire un organigramma antiriciclaggio efficace, in cui collaboratori e dipendenti partecipano attivamente, attraverso specifiche deleghe, all’adempimento degli obblighi normativi.
Al termine della trattazione, infine, si è lasciato spazio agli interventi dei presenti per rispondere ai loro quesiti. Tra le principali tematiche affrontate in sede di dibattito abbiamo rilevato...
Come posso fare l'identificazione del cliente?
Su questo punto abbiamo distinto tre tipologie di identificazione: diretta (o in presenza), a distanza, attraverso terzi. La prima modalità prevede che l’identificazione del cliente o dell’esecutore venga effettuata direttamente dal Professionista.
Con la seconda modalità l’identificazione avviene attraverso una videochiamata ed il Professionista è chiamato a prevedere questa procedura nella policy AML, oltre che ad effettuare maggiori verifiche sull’identità del cliente o dell’esecutore, ma permette anche di raccogliere la dichiarazione del cliente sottoscritta con la firma elettronica.
E infine, una prassi poco utilizzata che è quella di derogare l’identificazione a un altro Professionista, il quale dovrà attestare la procedura per le vie scritte.
Il controllo costante può essere fatto prima della scadenza dei termini di adeguata verifica?
Tema particolarmente delicato, il controllo deve essere effettuato alla scadenza del termine dell’adeguata verifica, salvo modifiche rilevanti nella posizione del cliente ai fini antiriciclaggio.
Come mi comporto quando rivesto la posizione di sindaco o di revisore ai fini antiriciclaggio?
In questo caso vengono in soccorso le regole tecniche del CNDCEC, che con l’individuazione del rischio relativo alle singole prestazioni erogabili. Di conseguenza, il Sindaco (unico o in collegio) senza poteri di revisione legale “si limita ad acquisire e conservare copia del verbale di nomina”, mentre per il revisore legale dei conti è necessaria l’istituzione del fascicolo antiriciclaggio, comprensivo di valutazione del rischio.
Dobbiamo procedere alla comunicazione al registro dei titolari effettivi?
È ancora confermata la sospensione dell’operatività del registro, quindi le comunicazioni non sono attualmente dovute.
Il liquidatore cosa deve fare in tema di fascicolo antiriciclaggio?
Anche in questo caso vengono in soccorso le regole tecniche del CNDCEC, con cui si distingue l’attività da svolgere ai fini antiriciclaggio da effettuare dal liquidatore nominato dal Giudice, da quello nominato in via volontaria. Nel primo caso non è dovuta l’adeguata verifica, è sufficiente l’acquisizione e la conservazione della nomina; nel secondo caso, invece, è dovuto il fascicolo antiriciclaggio del cliente comprensivo di valutazione del rischio.
Non abbiamo risposto a tutte le tue domande? Il primo appuntamento ha confermato quanto sia fondamentale mantenere alta l’attenzione su temi complessi e in continua evoluzione come l’antiriciclaggio. Per questo, vi invitiamo a restare aggiornati sui prossimi webinar e iniziative formative, pensate per accompagnare i Professionisti e i loro team in un percorso di crescita costante, consapevole e condiviso.