Il nostro consulente Riccardo Ajassa lo spiega in un articolo speciale per NT Plus Diritto - Il Sole 24 Ore.
Il trasferimento dei dati non avviene soltanto all’interno dei confini del nostro Paese; al contrario, grazie alla globalizzazione informatica, i trasferimenti transfrontalieri (dal nostro paese verso il resto del mondo, tutto il mondo) sono aumentati in modo esponenziale. Il GDPR ci dice che trasferire i file all’interno dell’Unione Europea va bene, ma per inviarli al suo esterno sono necessarie determinate condizioni, quali le decisioni di adeguatezza o che vengano fornite determinate garanzie.
Qualora il Paese o l’organizzazione risulti essere sufficientemente adeguata in materia di sicurezza e protezione dei dati personali, la Commissione (tramite atti di esecuzione) può stabilire che tale Paese o organizzazione garantisca un livello di protezione dei dati adeguato e che quindi il trasferimento dei dati verso di loro non richieda specifiche autorizzazioni.
Tratto dall'articolo Il trasferimento di dati personali al di fuori della UE: decisione di adeguatezza, alternative e deroghe, pubblicato per la prima volta su NT Plus Diritto - Il Sole 24 Ore a firma del consulente di Nimble Riccardo Ajassa.
Riccardo Ajassa è Dottore in giurisprudenza. Dal 2018 è Consulente della privacy e studia la normativa in materia di protezione dei dati personali. Dopo aver visto moltissime realtà e aumentato la sua esperienza in campo privacy, da alcuni mesi si sta specializzando anche in tema di cyber security.